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MANTOVA

Ricca di inestimabili tesori d'arte, la placida Mantova, patria del poeta Virgilio, conquista con il suo fascino aristocratico e un po' distaccato. La si percorre in bicicletta, perché così vuole la tradizione delle città della Bassa. La si osserva con reverenza, perché ogni strada del suo nucleo più antico custodisce tracce di quei potenti Gonzaga che tanto l'amarono, e che le regalarono palazzi splendidamente decorati da maestri come Andrea Mantegna e Giulio Romano.

Il centro storico della città è raggiungibile attraversando Ponte San Giorgio e lo potrete percorrere a piedi o in bicicletta, facilmente noleggiabili lungo le sponde dei laghi.

Il punto di partenza ideale è il Castello di San Giorgio, maestoso castello quattrocentesco commissionato da Francesco primo Gonzaga facente parte del grande complesso di Palazzo Ducale.

In alto, sulla torre di destra potrete scorgere la finestra della bellissima “Camera degli Sposi” o “Camera Picta” che il Mantegna affrescò in onore di Ludovico Gonzaga e della moglie Barbara di Brandeburgo.

Lasciando il Castello alla vostra sinistra sarete nel cuore di Piazza Sordello, grande piazza di forma rettangolare tutta a ciotolato, dove ebbe luogo, nel 1328, quel golpe che vide i Gonzaga conquistare la città di Mantova esautorando definitivamente i Bonacolsi.

A sinistra, la grande reggia che fu residenza dei Gonzaga nel 1300: Palazzo Ducale. Nonostante la vastità di questa stupefacente città-palazzo (500 sale e 34.000 metri quadrati di superficie) è possibile visitarlo in circa un paio d’ore.

Il Duomo, dedicato a San Pietro, sorge  sul lato destro di Piazza Sordello dopo il Palazzo vescovile.

E’ una costruzione splendida, molto antica, che val la pena di visitare, anche brevemente, per la sua particolare struttura architettonica a cinque navate e molte altre cappelle tra loro comunicanti e per la ricchezza di opere e dipinti di artisti rinascimentali quali il Campi, il Ghisi, il Viani.

Oltre il grande arco di Piazza Sordello, svoltando a sinistra, ci si immette in via Accademia ed in fondo alla via si scorge il Palazzo dell’Accademia Nazionale Virgiliana.

Ci si potrebbe chiedere il perché dell’importanza di visitare questo imponente edificio settecentesco voluto da Maria Teresa d’Austria e progettato dallo stesso architetto e progettista del Teatro alla Scala di Milano, Giuseppe Piermarini. Per un motivo  validissimo: custodisce un gioiello vero e proprio, amato e apprezzatissimo anche dal papà del giovane Wolfgang Amadeus Mozart che rivelò qui il suo genio durante un  famoso concerto nel 1770: il Teatro Bibiena, o teatro “Scientifico” di Antonio Bibiena. Questo piccolo tesoro di intrigante bellezza e fascino è tutto in legno foderato di  rosso velluto e attorniato da tanti palchetti; vi si respira ancora l’atmosfera di dolce, intricato ricamo, di antichi concerti, di sussurri e velate parole, di sguardi, fragili voli …tra note e note.  

Se si è appassionati di storia e storia dell’arte, ecco alcune altre meravigliose mete che potranno dare emozioni indimenticabili a Mantova e che consigliamo di visitare: Piazza Broletto, Palazzo del Podestà, Arengario, vicolo Sottoportico dei Lattonai, il Museo Tazio Nuvolari e Learco Guerra, campioni sportivi mantovani, Piazza delle Erbe, Palazzo della Ragione, Torre dell’orologio, Casa del Mercante, gioiello di architettura quattrocentesca. Basilica di S. Andrea, magnifica realizzazione di Leon Battista Alberti, Casa di Giulio Romano, Casa del Mantegna, Palazzo Te.

Anche se Mantova è considerata prevalentemente una città d’arte, vi offrirà la meravigliosa opportunità di vivere il contatto con la natura, con le sue acque e le sue leggende.

L’acqua è elemento integrato alla città e la pervade tutta tramite i laghi e il canale Rio, un canale medievale che in Vicolo Sottoriva, dai Ponti di San Francesco oppure dalla Pescheria, ci regala immagini di una bellezza intimista e accorata, quella di una piccola Venezia.

I tre laghi di Mantova, alimentati dal Mincio proveniente dal Lago di Garda, sono anche una meta amatissima degli amanti di pesca sportiva.

I laghi di Mantova regalano anche leggende fantastiche e fruscii di nidi nascosti nei canneti e, la notte, incontri inaspettati con occhi di lepri e corse segrete di volpi o fagiani.

I mesi di luglio, agosto e settembre sono mesi particolari in cui potrete godere la vista della magica isola dei fiori di loto e della loro fioritura, nel lago Superiore, dalla riva del parco di Belfiore.

I fiori di loto, molto infestanti ed importati dall’Asia per poterne utilizzare la farina prodotta dalle loro radici, sono profumatissimi e la loro bellezza ha dato anche origine ad una nota leggenda sulla loro presenza nei laghi di Mantova.

" La leggenda narra di un ragazzo che peregrinando in Oriente ebbe la fortuna di incontrare una giovane bellissima, i cui occhi a forma di mandorla e la cui pelle odorosa come il fiore di loto lo fecero innamorare. Partirono insieme alla volta di Mantova, ma un maledetto giorno volle che la giovane, cercando di specchiarsi nelle acque del lago vi scivolasse, morendo. Il giovane innamorato, disperato, sparse dei semi di fior di loto nelle acque che inghiottirono la sua amata e sperò che ogni fioritura estiva potesse essere un ricordo della candida e profumata bellezza della sua compagna. Poi si uccise, deciso a raggiungerla" .

A sette chilometri da Mantova sorge, in un piccolo paese sulle rive del Mincio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita tra il 1399 e il 1406 per ordine di Francesco I Gonzaga. Egli, bisnipote del primo Luigi, il fondatore della dinastia, viene ricordato per aver fatto decapitare la prima moglie, Agnese Visconti, rea di adulterio.

L'occasione per la posa della prima pietra venne offerta da un'epidemia di peste che risparmiò la città, grazie all'intercessione della Madonna.

Ma e' l'interno della chiesa a colpire il visitatore. Infatti, oltre alla sagoma inquietante di un coccodrillo mummificato appeso al soffitto, balza agli occhi l'apparato ligneo posto sopra le cappelle, e destinato ad accogliere gli ex-voto di persone toccate dalla grazia.

Sul sagrato della chiesa ha inoltre luogo ogni anno il Festival dei Madonnari, artisti provenienti da tutta Europa per dipingere sull’asfalto le loro opere originalissime.

To Be Globe - MANTOVA

 

 
 

 

 

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